IL DOVERE DI FARSI DA PARTE

Mettersi da parte non è una rinuncia ma solo il segno di una impossibilità, e quando si parla di impossibilità non ha senso chiedersi a chi sia imputabile quella impossibilità o quali ne siano le cause perché qualunque risposta lascerebbe le cose esattamente come erano prima. Se di un problema è dimostrata l’inesistenza delle soluzioni non ha senso mettersi a cercarle. Non è nemmeno un problema di vecchiaia ma solo di costituzione individuale, anche se gli anni incidono fortemente il volto e il carattere delle persone. C’è chi nasce con la volontà di comunicare, di capire e di farsi capire, e c’è chi resta nella sua caverna, o tana, o torre d’avorio. Sono due visioni del mondo, qui le categorie di giusto e sbagliato non si possono applicare. Chi sa per esperienza di poter fare danni cerca di evitare quei danni e questo è possibile solo chiudendosi in sé. Non è una  forma di odio ma d’amore e di rispetto per coloro che si rischierebbe di deludere.